di Salvo Barbagallo
No, non c’è ormai da credere che si tratti “solo” di “solidarietà”, qualche motivo “concreto” deve pur esserci se i governativi non fanno altro che incentivare l’immigrazione, senza avere organizzato (fra l’altro) adeguatamente gli strumenti di controllo.
Mentre in Sicilia si è perduto il conto degli sbarchi clandestini sulle spiagge dell’Agrigentino, e l’hotspot di Lampedusa ha superato la soglia critica per presenza, la nave Alan Kurdi, con 125 migranti a bordo, in questo momento sta navigando spedita verso Arbatax, porto della Sardegna centro-orientale, con tanto di permesso del Governo italiano. la Guardia Costiera italiana aveva respinto la nave, che si stava indirizzando su Lampedusa e la Sicilia, suggerendo di riferirsi al proprio Stato di bandiera, ossia la Germania. Ieri, Alan Kurdi aveva annunciato di voler a quel punto fare rotta su Marsiglia. Alla notizia, però, Parigi aveva reclamato e allora il Conte-governo ha dato il via libera per la Sardegna.
All’ordine del giorno, da un capo all’altro del territorio nazionale, le nefandezze perpetrate da tante persone che sono approdate senza permessi nel nostro Paese.
Fra gli ultimi episodi segnalati, quello che riguarda le difficoltà che incontrano i cittadini locali nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, a Vicofaro (Pistoia). Costanza Tosi scrive oggi sul quotidiano “Il Giornale.it”: In quel luogo nessuno può entrare e fare domande. Ormai è diventato casa loro. Una chiesa occupata dove i fedeli si sentono ospiti e i musulmani mangiano, dormono e bivaccano e senza scrupolo mandano fuori chi non è di loro gradimento. Eppure, quegli spazi non sono occupati abusivamente. Ad allestire il teatrino del degrado infatti, è stato proprio Don Massimo Biancalani, il prete dell’accoglienza sregolata che nel suo ultimo libro ammette “disubbedisco e accolgo”. Lui. Lui, che prima di rendere la casa del signore un centro di accoglienza organizzò il coro dei pochi fedeli rimasti, che in cerchio, per la mano, intonavano “Bella Ciao!” (…).
Ora sta per spuntare il nuovo decreto sull’immigrazione, che verrà sottoposto quanto prima all’esame del Consiglio dei ministri. Verranno quasi tolte le multe alle Ong, già pronto il “nuovo” sistema di accoglienza diffusa. Come punto significativo nel testo di riforma firmato da Luciana Lamorgese, sono previste multe molto meno esose per le navi cosiddette umanitarie: la cifra varia dai 10.000 ai 50.000 Euro. Mauro Indelicato (sempre su “Il Giornale.it”) sottolinea: nel testo riformato c’è spazio anche per altre modifiche. Come quella ad esempio relativa alla protezione speciale. Quest’ultimo è un istituto introdotto dai decreti sicurezza e che è andato a sostituire la protezione umanitaria. Nella bozza del nuovo testo non c’è un ritorno al passato ma un ampliamento della casistica per la quale un migrante può chiedere la protezione speciale. Spazio anche alla reintroduzione del diritto di iscrizione all’anagrafe per i richiedenti asilo, circostanza quest’ultima che dà loro accesso ad alcuni servizi precedentemente tolti. Ai richiedenti inoltre verrà rilasciata una carta d’identità valevole per tre anni nel nostro territorio nazionale.Così come nelle intenzioni originarie della Lamorgese, nel nuovo testo sull’immigrazione è previsto un ritorno al sistema di accoglienza diffusa.
Quel “Qualcosa non quadra” ormai è diventato un leitmotiv, e non è tanto peregrino il ripetersi “Ma perché si vuole incentivare ad ogni costo l’immigrazione?”.
Forse bisognerebbe rifarsi alle parole di Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Maria Santissima in Astana? Il vescovo, in un’intervista rilasciata a Francesco Boezi (“Il Giornale”) nell’estate del 2018, così si era espresso: Il fenomeno della cosiddetta “immigrazione” rappresenta un piano orchestrato e preparata da lungo tempo da parte dei poteri internazionali per cambiare radicalmente l’identità cristiana e nazionale dei popoli europei. E quasi in risposta, proprio oggi (24 settembre 2020 A. D.) su “La Voce di Maria”, Luca Scapatello annota: Non è chiaro a quali poteri internazionali il vescovo si riferisca, se all’Unione Europea o a qualche lobby che avrebbe interesse nella multiculturalità, fatto sta che nel completare il suo pensiero Athanasius Schneider a riguardo aggiunge: “Questi poteri usano l’enorme potenziale morale della Chiesa e le loro strutture per conseguire più efficacemente il loro obiettivo anti-cristiano e anti-europeo. A tale scopo si abusa il vero concetto dell’umanesimo e persino il comandamento cristiano della carità”.
Quali e quanti “interessi”, dunque, ruotano sull’ininterrotto flusso dei migranti che provengono dall’altra sponda del Mediterraneo?
Sicuramente all’interrogativo nessun governante darà risposta.